Ripresa Mercato Immobiliare
- casaservice45
- 11 apr
- Tempo di lettura: 6 min

Crescono le periferie nord e sud: in testa Lingotto e Mirafiori, seguono Aurora e Madonna di Campagna. Bene il semicentro.
Il mercato immobiliare di Torino è in ripresa. Nel 2024 volumi e valori hanno il segno positivo, in città come in provincia. Torino registra 15.118 compravendite, l’1,6% in più rispetto al 2023, con un aumento medio dei prezzi del 4%. Lo rileva l’Osservatorio immobiliare 2024 condotto dal Centro Studi di Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). Nel resto della provincia l’andamento è analogo seppure più contenuto: con 19.486 transazioni il fuori porta segna solo lo 0,7% in più e prezzi in aumento di circa il 2,3%. Complessivamente, la Città metropolitana conta 34.604 vendite concluse, l’1,1% in più rispetto all’anno precedente.
Il principale motore della ripresa è stato il calo progressivo dei tassi sui mutui, scesi intorno al 3%, che hanno reso il tasso fisso nuovamente vantaggioso per chi cerca sicurezza a lungo termine.
Dall’elaborazione svolta sui dati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate, il 95% delle case acquistate è stato effettuato da privati, con oltre il 40% che ha acceso un mutuo. Per il 72% si è trattato della prima casa, con una crescente attenzione alla classe energetica degli immobili e alla possibilità di stipulare il mutuo green con tassi agevolati.
Il mercato immobiliare si conferma dinamico e in salute, con compravendite in crescita e prezzi in aumento, sostenuti dall’inflazione e dalla riduzione dello stock immobiliare: una minore offerta permette una maggiore tenuta del prezzo di vendita.
ANALISI GENERALE
Per il secondo anno consecutivo, i prezzi al metro quadro registrano variazioni positive in tutte le aree della città, con incrementi più significativi nelle zone periferiche e semicentrali: Lingotto e Mirafiori Nord su tutti, Aurora, Madonna di Campagna, Mirafiori Sud, Barriera di Milano, Falchera, Parella e San Paolo. Gli aumenti dei prezzi sono trainati dal miglioramento di infrastrutture e viabilità. La nuova stazione della metropolitana e il Grattacielo della Regione hanno rilanciato il Lingotto, mentre il completamento di corso Grosseto ha favorito Madonna di Campagna e Borgo Vittoria. L’operatività della stazione Rebaudengo ha valorizzato Barriera di Milano, mentre interventi di riqualificazione a Borgo Valdocco e Porta Palazzo hanno avuto un impatto positivo su Aurora. Infine, l’apertura del polo commerciale To Dream – Urban District ha portato benefici a corso Romania, Barriera, Falchera e fino a Settimo Torinese.
PREVISIONI
La prospettiva per il 2025 è di un generale miglioramento del mercato, con un lieve incremento di compravendite e prezzi, strettamente legato all’andamento dei tassi di interesse sui mutui. Un loro ulteriore calo potrebbe rendere i mutui più convenienti rispetto agli affitti, incentivando l’acquisto di immobili. Il sentiment è positivo ma prudente: il 76% prevede stabilità, il 21% una crescita e solo il 3% teme un peggioramento. Per le compravendite, il 55% prevede stabilità e il 40% un incremento, mentre per i prezzi il 55% ipotizza un lieve rialzo (sotto il 2%), il 34% stabilità e l’11% un calo. In sintesi, c’è un cauto ottimismo per il 2025 : se i tassi resteranno stabili o scenderanno, il mercato potrebbe rafforzarsi; in caso di volatilità, invece, rischierebbe di frenare.
Nel 2025, a Torino si prevede un rafforzamento del trend attuale con una crescente domanda nelle periferie e nel semicentro. Sempre più studenti fuori sede, sostenuti dalle famiglie, scelgono di acquistare piccoli appartamenti in zone come Aurora, Barriera e Mirafiori Nord e Sud, preferendoli all’affitto nelle aree universitarie o centrali.
QUARTIERI E PREZZI
Nel 2024, i prezzi delle case a Torino aumentano in media del 4%. Tutte le zone sono in campo positivo, ma le crescite più significative si registrano nei quartieri semicentrali e nelle periferie dell’area sud e nord della città, grazie al miglioramento di alcune microzone.
Lingotto e Mirafiori Nord guidano la crescita con un +7,8% e un prezzo medio al metro quadro di 1.650 euro. Il Lingotto beneficia della nuova metropolitana, della piena operatività del Grattacielo della Regione e di una viabilità migliorata. Mirafiori Nord, invece, attrae domanda dalla vicina Santa Rita, che ha quotazioni più alte. L’intera area sud è in crescita grazie a un ricambio generazionale e a un’offerta residenziale adatta afamiglie e studenti. Santa Rita (+4,5%, 1.850 €/mq), Mirafiori Sud (+6,8%, 1.570 €/mq), San Paolo (+5%, 2.100 €/mq) e Nizza Millefonti (+4,6%, 1.830 €/mq) offrono servizi, parchi e spazi verdi. Le periferie nord di Torino registrano percentuali di crescita significative nell’ultimo anno, pur mantenendo prezzi medi tra i più contenuti della città.
Madonna di Campagna regista uno degli incrementi migliori in città, il 6,8% (1.400 euro al mq). C’è una buona vivibilità, grazie ai tanti servizi, scuole, supermercati. È un quartiere che sta migliorando con la nuova viabilità di corso Grosseto. La fine del lungo cantiere dà respiro all’area con ricadute positive anche sulla vicina Borgo Vittoria, che registra il 5,2% nelle quotazioni e una media di 1.430 euro al metro.Anche Barriera di Milano vede un aumento percentuale dei prezzi con il +5,4% e una media di 1.080 euro al metro quadro. La vicinanza alla stazione Rebaudengo e il progetto di rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi, che ospiterà un nuovo polo universitario e il tracciato della Metro 2, danno ulteriore slancio all’area.
Restando nella zona nord, colpisce l’incremento delle quotazioni di Falchera, che registra il +6,4%, toccando finalmente la soglia dei 1.000 euro al metro quadro.
Villaretto segna un +4,6% (1.150 euro/mq): “È un contesto residenziale con edifici più recenti, spazi verdi e villette a schiera, a differenza di Falchera che invece è caratterizzata da edilizia popolare. Anche Barca e Bertolla beneficiano delle riqualificazioni e del nuovo polo commerciale, registrando un aumento del 3,7% e raggiungendo in media 1.350 euro al metro quadro. Nell’area ovest di Torino, i quartieri confermano la crescita dei valori già evidenziata nel 2023. Parella-Aeronautica registra il +5,5% con una quotazione media di 1.825 euro al mq, grazie alla vicinanza della metropolitana, agli interventi di riqualificazione edilizia e a nuove costruzioni. Pozzo Strada segna un +2,9% (2.100 €/mq). È un quartiere residenziale, ben servito, protagonista di diversi progetti di efficienza energetica, come il complesso Teodosia. Sale anche Lucento con il +4% che porta il prezzo medio a 1.300 euro al mq, seguito dalle Vallette con il +3,5% e 1.200 euro al mq Nelle zone semicentrali, San Donato registra il +4,3% (1.700 €/mq), con rialzi più marcati nelle vie tra corso Francia, via Cibrario e piazza Statuto, meno significativi invece i valori verso corso Regina e corso Umbria, fino a Parco Dora. Cit Turin resta sempre in quota con il 3% in più nei prezzi e una media di 2.680 euro al metro quadro. Bene anche Cenisia con il 2,6% (2.345 €/mq) grazie alla presenza di servizi e alla vicinanza dell’Energy Center del Politecnico e alle OGR. San Salvario cresce del 3,5% attestandosi su 2.050 euro in media al mq. Vanchiglia segna un +3%, con 2.680 euro al metro. Vanchiglietta segue la tendenza positiva con un +2,3% e un prezzo medio di 2.250 euro al metro. Tra le aree più esclusive, Borgo Po – Gran Madre – Crimea registra un +2,4%, con valori tra i più alti della città (2.950 €/mq). Spostandosi verso San Mauro, le quotazioni scendono a 1.860 euro al mq con un +3,3%. Bene anche la collina torinese: Cavoretto vede valori in risalita del +2,7% (2.310 €/mq), mentre l’intera area collinare cresce in media del 4,3% (2.525 €/mq). Il centro di Torino registra un lieve aumento dell’1,5%. L’area di piazza San Carlo segna il rialzo maggiore, +2%, con i prezzi più alti della città e una media di 4.560 euro al metro quadro. Piazza Vittorio cresce dell’1,2% (3.620 euro/mq), mentre Piazza Statuto registra un +1,5% (3.000 euro/mq), beneficiando della vicinanza alla stazione di Porta Susa e alla metropolitana, che hanno incentivato ristrutturazioni e investimenti.
LA PROVINCIA
Il resto della provincia vede compravendite stabili, allineate ai volumi del 2023 con il +0,7%. I prezzi invece sono in leggero aumento, in media del 2,3%. Gli aumenti sono più marcati nelle zone di montagna con il +3,5% e nella cintura torinese con il +3%, mentre nelle aree più distanti dal capoluogo, come il Pinerolese e l’Eporediese, si limitano allo 0,5%.
Il mercato si divide tra immobili nuovi o riqualificati, meglio se indipendenti con giardino, che trainano le quotazioni, e appartamenti obsoleti in condominio, che invece si svalutano. Cresce la domanda di case indipendenti nella prima cintura, soprattutto se ben collegata a Torino anche con la rete ferroviaria (Moncalieri, Grugliasco, Collegno, Beinasco, Trofarello, Carmagnola), soluzioni che vedono le quotazioni aumentare anche fino l’8 e il 10%. “Il mercato delle case da ristrutturare era stato rilanciato dai bonus fiscali.
Inoltre, emerge il desiderio dei giovani, coppie e famiglie, di trasferirsi fuori città per uno stile di vita più sostenibile, allontanandosi dalla città, anche per ragioni di sicurezza, accettando minori comodità in cambio di un ambiente migliore e un maggiore controllo sui costi di gestione, evitando così le spese condominiali. Una tendenza che trova riscontro anche nella crescita della collina di Torino, che vede prezzi salire del 4,3%
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